Partiamo dal percorso: il ritrovo è per le 14.3o davanti all’ASL di via Duca degli Abruzzi a Brescia. All’ASL chiediamo di fare il suo dovere: continuare a pubblicare i dati sui registri tumori con maggior puntualita’ e quelli sulla qualita’ di acqua, terra e aria , estendendo l’analisi anche agli inquinanti di cui ora non si fa la misurazione. Auspichiamo anche il ripristino della centralina di misurazione delle polveri sottili alle Bettole. All’ASL , nel ricordargli che viviamo in una delle cinque zone piu’ inquinate del pianeta, chiediamo anche di smetterla di dare parere favorevole alla costruzione di nuovi impianti come recentemente accaduto per l’inceneritore di Bedizzole.
Partenza da via Duca degli Abruzzi e corteo che prosegue in Via Cadorna, Viale Duca d’Aosta, Via Mantova, Via Lechi, Via Spalti San Marco dove ci sara’ il saluto ai detenuti in lotta e in sciopero della fame del carcere di Canton Mombello per chiedere migliori condizioni di vita. Il corteo proseguira’ poi lungo il ring in Via Vittorio Emanuele II, Piazza Repubblica, Via XX settembre, fara’ il cavalcavia Kennedy, Via Malta, Via Cefalonia, Via Berlinguer, Via Moro, Via Cipro, Via Lamarmora dove incroceremo la palazzina degli uffici di A2A , Via San Zeno e infine Via La Malfa dove concluderemo la manifestazione al Parco Tarello. I carri , che saranno sei, verranno posizionati in Via La Malfa, con casse rivolte verso il parco.
Torniamo quindi in piazza dopo aver manifestato in migliaia il 17 marzo scorso per ” Liberare aria, acqua e suolo “. Allora partimmo dalla Caffaro in via Milano. Proprio in queste ore i giornali locali ci informano di un nuovo caso clamoroso. Centinaia di pecore pascolano allegramente nei campi contaminati a sud di Via Milano. Peccato che quella zona sia interdetta a uomini e animali . Ma nessun cartello ce lo ricorda. Dovrebbe esserci un cartello con scritto ” Divieto di contatto diretto con il terreno, divieto di coltivazione e allevamento di animali, divieto di scavi”. Il pericolo di contaminazione è alto. I carotaggi fatti dal Comune nel 2004 riscontravano quantità di pcb dalle 10 alle 40 volte superiori ai limiti di legge (che sono di 60 microgrammi/per chilo di terra). Peggio ancora per le diossine (limite di 10 nanogrammi), che arrivavano a superare fino a 100 volte il limite di legge. E se le pecore mangiano erba mista a terra avvelenata, il pcb e le diossine entrano direttamente nella catena alimentare, tramite il latte e le carni. Tra i tanti primati Brescia ha anche quello della donna alla diossina.
Non ci dimentichiamo neanche dell’inquinamento che il sito Caffaro sta’ procurando alla falda acquifera della nostra citta. Esiste un problema di tenuta in sicurezza della falda sotto la Caffaro, una situazione assai complessa. E’ stato calcolato che annualmente circa dieci milioni di metri cubi di acqua vengono ” aspirati ” dal terreno sottostante il sito Caffaro. L’emungimento di tale quantità d’acqua viene effettuato per mantenere la falda sottostante bassa e in depressione, per cui l’acqua altamente contaminata non migra nel resto della falda ed inoltre la falda non intercetta la zolla di terreno superinquinata sottostante la fabbrica. L’acqua emunta, più contaminata, viene trattata poi con carboni attivi prima di essere immessa nel fiume Grande. https://www.comune.brescia.it/NR/rdonlyres/8638ECAB-0C3A-44B3-8FDB-680C6EBBD629/0/scarico_caffaro22802.pdf. Si tratta in sostanza di una sorta di barriera idraulica il cui funzionamento ovviamente non è perfetto ed infatti il Ministero dell’ambiente ha più volte espresso rilievi ciritici .https://www.ambientebrescia.it/CaffaroFaldaBonifica.pdf
Passeremo davanti agli uffici di A2A. “Se i rifiuti sono il nostro oro , perché A2a dovrebbe fare attività per ridurli? Quindi mi sembra che la decisione conseguente sia di allontanarci da tutte le attività volontarie che portano a questo obiettivo. Decisione che è anche condivisa da Rossetti ( Direttore di A2a ) con le dovute flessibilità”. Sono le parole tratte da una mail interna all’azienda, pubblicata da Walter Ganapini su “Il fatto quotidiano”del 17 aprile 2012, e mai smentita dai dirigenti aziendali. Parole chiare che non lasciano dubbi sul fatto che a Brescia non ci sara’ mai una seria raccolta differenziata di “rifiuti urbani “. Noi ostinatamente continuiamo a chiederci che senso abbia bruciare ” materie prime di seconda generazione ” e contemporaneamente riempire l’aria di schifezze di ogni genere?
Quella trascorsa è stata una primavera di manifestazioni a difesa della salute e dell’ambiente a Brescia e Provincia come da tempo non si vedeva. Una miriade di appuntamenti che andiamo a ricordare proprio per comprenderne meglio il significato:
– primi di marzo lo sciopero della scuola dei genitori di Buffalora contro l’inquinamento dell’aria
– la manifestazione a Casazza a difesa del pescheto e contro la cementificazione del territorio
– 17 marzo manifestazione RAB – Liberiamo aria acqua suolo
– 27 marzo la manifestazione davanti alla sede della Provincia del comitato di Bedizzole contro il gassificatore
– 31 marzo la biciclettata in centro contro il parcheggio sotto il castello e il funerale dell’ambiente a San Polo
– il 4 aprile assemblea a Manerbio contro il megamacello ( 50.000 suini a settimana )
– il 21 aprile manifestazione a Rodengo contro l’impianto a biomasse e la marcia Castegnato-Brescia contro la discarica Bosco Stella
– 11 aprile inizio sciopero della fame contro la discarica di amianto di via Brocchi che si è interrotto pochi giorni fa
– 7 maggio la manifestazione contro i tagli al trasporto pubblico locale
– 8 maggio manifestazione a Milano per dire basta alle discariche a Montichiari
– petizione popolare e assemblee a Chiesanuova per la bonifica di acqua e suolo
– le assemblee a Mazzano e Castenedolo sulla Portamb
– manifestazioni e assemblee in Valcamonica sull’amianto
– iniziative nella zona del Basso Garda sulla TAV
– dibattiti in tutta la bassa sulla questione dello stoccaggio sotteraneo di gas metano
– 23 maggio conferenza stampa pubblica per il lancio di SOSMaddalena.it portale internet per denunciare i continui tagli di alberi operati dal Comune nel Parco delle Colline
– 2500 persone in corteo a Bedizzole mercoledi scorso per dire No all’inceneritore
A cosa è dovuta questa piccola ” rivoluzione verde” che ha attraversato Brescia e la sua Provincia in questi ultimi tre mesi? cittadini preoccupati per la propria salute? cittadini maggiormente interessati a come vengono spesi i soldi pubblici? una maggiore e diffusa consapevolezza che questo modello di produzione e profitto è ormai alla canna del gas? Probabilmente tutte queste cose messe insieme. Continuiamo il percorso auspicando una vera unita’ di tutti i comitati in lotta sul territorio.
VI RICORDIAMO L’ APPELLO DI INDIZIONE DELL’INIZIATIVA
9 giugno 2012, Brescia – ECOPARADE, RECLAMA ARIA, ACQUA E TERRA!In una situazione sempre più insostenibile la lotta si diffonde.
La provincia di Brescia, raccontata da media e amministratori come un polo di lavoro e benessere, …è in realtà un’ area tossica sull’orlo del collasso ambientale.
Una realtà invivibile che ospita al limite dell’ inverosimile impianti inquinanti quali: acciaierie e cementifici dalle emissioni incontrollate, l’inceneritore più grosso d’Europa, gassificatori e centrali a biomasse (sia esistenti che in progetto), numerosissime discariche di rifiuti, alcune delle quali contenenti scorie radioattive come il cesio 137, aziende come la Caffaro, che ci hanno lasciato in eredità il PCB ed il cromo esavalente.
I suoli fertili vengono convertiti in cemento a ritmi deliranti, benché immense aree già edificate siano invendute e vuote.
I soli ad essere tutelati sono i profitti delle multiutility che gestiscono lo smaltimento dei rifiuti ed i profitti di alcuni imprenditori senza scrupoli.
Dalla manifestazione della Rete Antinocività Bresciana del 17 marzo nulla è cambiato.
Con questa Ecoparade vogliamo denunciare ancora una volta il grave stato di degrado ambientale in cui versa la nostra provincia e tornare a chiedere agli enti preposti di proclamare lo stato di emergenza ambientale.
Gli amministratori degli enti locali ci rassicurano e sdrammatizzano, ma i dati parlano chiaro: ci stanno uccidendo.
NOI NON ACCETTIAMO DI ESSERE SACRIFICATI AD IMPRENDITORI E POLITICI SENZA SCRUPOLI..
NOI BLOCCHEREMO TUTTE LE NOCIVITA’.
In un percorso di mobilitazione permanente in continua crescita, il 9 giugno 2012 sfileremo nuovamente per le vie della città, accompagnati da musica e colori, per continuare la lotta e per
costruire un giusto equilibrio tra gli uomini e la natura.
R.A.B.
CONCENTRAMENTO: 14.30 Via Duca degli Abruzzi (davanti ASL) – Brescia
PARTENZA: 15.00
Per chi arriva con i mezzi pubblici:
– autobus linea 14 (dalla stazione ferroviaria direzione Capodimonte)
– autobus linea 13 fermata Via Amendola, 5 minuti a piedi
– autobus linea 1 fermata Via Cremona, 5 minuti a piedi
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—RICORDA—-
OGNI STREET PARADE È INNANZITUTTO UNA MANIFESTAZIONE come ogni free party è innanzitutto un’ occupazione.
RISPETTO E BUONSENSO devono essere alla base di questi eventi.
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