La crisi è prima di tutto ecologica
La crisi ecologica rappresenta la grande sfida del nostro tempo. Le problematiche ambientali sono innumerevoli e si presentano nei singoli contesti locali in maniera sempre diversa e mutevole; questa eterogeneità non può però far passare in secondo piano il proliferare di iniziative, mobilitazioni, lotte in risposta alle varie conseguenze negative locali (inquinamento, malattie, cementificazione..) della crisi ecologica globale.
Il nostro territorio è emblematico di come lo sviluppo industriale e tecnologico orientato a una crescita cieca ai limiti della natura abbia avuto conseguenze disastrose sull’ambiente e sulla salute delle persone che lo abitano.
Nonostante sia tra le città più inquinate d’Europa il governo del territorio (a livello, regionale, provinciale, comunale) sembra non tenere conto delle segnalazioni e delle indicazioni che provengono dal basso e spesso assume un atteggiamento ispirato al non vedo-non sento-non parlo(o meglio:vedo, sto zitto, ci guardagno…).
Contro questa logica cieca alle problematiche, muta nell’informare e sorda alle richieste delle comunità locali diverse espressioni della società civile praticano e rivendicano un modello altro di relazione tra l’Uomo e la Natura, l’Ambiente e il Territorio.
Perché una rete di comitati?
Quando si ha un obiettivo comune l’unione di diverse realtà è sempre un fatto positivo. Questo è ancor più vero, per quanto riguarda la situazione ambientale; l’inquinamento non tiene conto delle competenze amministrative, dei confini territoriali. Aria, acqua, terra, biodiversità (così come le nocività ed i rischi) sono elementi che ci riguardano tutti al di là delle differenze politiche, sociali, culturali, religiose: ci accomunano in quanto esseri umani. Questa rete vuole uscire dalla mentalità del “Not in my back Yard” (non nel mio cortile) e si rende conto che ogni problema ambientale non può essere solo locale se si pensa a un ecosistema terra.
Da questo presupposto si sviluppa l’idea di raccogliere e condividere esperienze, notizie, informazioni, eventi, contatti delle varie realtà che, in vario modo, cercano di promuovere una maggiore e diversa attenzione all’ambiente. Lo strumento informatico ci sembrava il mezzo migliore per cercare di valorizzare queste pratiche e saperi dal basso;
Qual’è l’utilità della Rete?
- Facilitare tra i gruppi il dibattito, la condivisione di materiali ed esperienze, le pratiche di autoformazione, il coordinamento di iniziative;
- L’accumulare un archivio di materiali utili ai singoli gruppi nelle proprie attività, iniziative, lotte.
- Convogliare le esperienze, gli studi sulle problematiche e le iniziative, in un unico gruppo, può solo che essere utile a vincere ogni singola lotta per la salvaguardia del nostro territorio.
La Rete Antinocività Bresciana è aperta a tutti i gruppi, comitati, associazioni e singoli cittadini che rispettino i principi di antifascismo e antirazzismo.