Il Comitato genitori della scuola elementare Deledda di Brescia è andato in trasferta al Pirellone per parlare di Pcb e bonifiche.
I genitori avevano chiesto di essere ascoltati in Regione già a giugno scorso. L’audizione era stata fissata per la mattinata di mercoledì 10 ottobre, grazie anche all’intervento del consigliere regionale bresciano Francesco Patitucci (Idv). “Nella nostra relazione, che è stata messa a verbale”, ha raccontato Guido Menapace, “abbiamo focalizzato l’attenzione soprattutto sulla questione del Pcb nel giardino della scuola elementare e nei parchi del quartiere di Chiesanuova. A distanza di più di 10 anni dall’esplosione del caso Caffaro, i nostri bambini non possono ancora metterci piede”.
Sul tema, ad aprile scorso, il Comitato aveva raccolto 1.900 firme a supporto di una petizione contro inquinamento da Pcb, diossine e cromo esavalente. Grande stupore, tra i commissari, quando i genitori hanno raccontato della piastra di cemento di circa 200mq, che per gli studenti della Deledda rappresenta l’unico luogo di svago.
“I bambini”, ha ricordato Stefania Baiguera, “devono fare i turni per poter uscire all’aria aperta durante la ricreazione. Quando abbiamo mostrato le fotografie, i commissari sono rimasti sbigottiti”. I genitori hanno sottolineato, quindi, l’urgenza di ricorrere alle bonifiche o, nel frattempo, di adottare delle misure per mettere in sicurezza il verde pubblico. “Perché, ad esempio, i nostri parchi sono ricoperti dal manto erboso”, ha proseguito Menapace, “ed altri, dove non c’è il problema del Pcb, sono stati rivestiti con i tappetini in gomma? Noi abbiamo sottoposto il problema, ora spetta a chi di dovere trovare delle soluzioni”.
Intanto la VI Commissione si è impegnata formalmente a convocare anche il Comune di Brescia e l’Arpa a riferire sulla vicenda. “Si sono meravigliati”, ha aggiunto Menapace, “che in una città ricca come è Brescia, la situazione sia rimasta immutata”. Per il comitato della scuola di via Parenzo, comunque, l’incontro è stato positivo. “Ci ha sorpresi l’interesse dimostrato, i commissari hanno fatto molte domande, hanno chiesto chiarimenti, si sono impegnati a convocare anche il Comune e, successivamente, a richiamare di nuovo noi genitori. L’augurio è che qualcosa, finalmente, si muova”.
QUESTO IL TESTO DELLA RELAZIONE PRESENTATO IN REGIONE LOMBARDIA
Egregio Presidente, Egregi Consiglieri, innanzitutto il nostro grazie per aver preso in considerazione la nostra richiesta di incontro.Nei giorni 14 e 15 aprile 2012 il nostro comitato ha promosso una raccolta di firme per richiedere la bonifica del suolo, di aria ed acqua nella zona sud di Brescia.Tale iniziativa ha portato alla raccolta di ben 2000 firme che testimoniano la grande preoccupazione degli abitanti del nostro quartiere.Il Comitato Genitori Deledda da anni si è fatto portavoce delle centinaia di famiglie che risiedono in una zona altamente inquinata e ricca di criticità.Nel solo quartiere di Chiesanuova risiedono circa 7000 abitanti tra i quali tantissimi fanciulli.Tutta la zona di Brescia sud subisce le conseguenze di mostruosi atti di inquinamento ormai ben noti non solo a livello locale ma nazionale.I livelli di PCB e DIOSSINE nei terreni, causati dallo spregiudicato e perpetuato atteggiamento di chi per anni ha scaricato nelle rogge scarti di lavorazione causando un disastro ambientale senza eguali in Italia e in Europa, e cioè l’azienda Caffaro, hanno stravolto la vita degli abitanti di tali zone.Nel lontano 2002, quando gli organi preposti hanno accertato con dati ufficiali la grave situazione ambientale è stata emanata un’ordinanza d’urgenza dall’allora Sindaco Paolo Corsini.
Tale ordinanza prevedeva la momentanea sospensione di tutte quelle attività che includevano l’utilizzo di terreni agricoli e non.Le aziende agricole venivano momentaneamente chiuse, veniva imposto il divieto di frequentare i parchi pubblici, in particola modo si raccomandava di non calpestare l’erba, veniva vietata la coltivazione di ortaggi nei giardini privati e l’allevamento di animali a terra.Bene a oggi ottobre 2012 la medesima ordinanza viene reiterata ogni 6 mesi e questo da ben 10 anni.L’urgenza è un’ordinarietà che si trascina senza via di sbocco.Nell’ormai decennale ordinanza rientra inoltre, per gli alunni che frequentano la scuola Primaria Deledda, il divieto di utilizzare il giardino scolastico.La scuola è frequentata da 260 bambini dai 6 agli 11 anni. Negli scorsi anni è stata costruita una piattaforma di cemento di circa 200 mq. dove i bambini possono sostare durante la ricreazione o nella pausa mensa.Duecentosessanta bambini su una base di cemento e intorno un bellissimo prato che però non può essere calpestato.L’assurdità è che quando i bambini escono da scuola si catapultano nel parco adiacente nonostante teoricamente non possa essere frequentato.Diciamo teoricamente perché tutti i parchi pubblici di Chiesanuova sono abitualmente frequentati da bambini, giovani, adulti , anziani e animali.Nessuno fa osservare i divieti e quindi la vita scorre in una assurda normalità.Più volte abbiamo sollecitato gli organi competenti a far rispettare l’ordinanza ma le nostre richieste sono rimaste inascoltate.
Abbiamo chiesto che i parchi vengano recintati ma anche questa proposta non ha avuto seguito.Lo stato d’animo dei cittadini residenti a Chiesanuova è un pot pourry di emozioni e sentimenti molto contrastanti.Da un lato regna molta rabbia per una situazione assurda e inverosimile. In molte persone però è subentrato anche uno atteggiamento di rassegnazione perché le speranze di vedere risolta questa spinosa questione rimangono molto flebili.Gli anziani, memoria storica del quartiere, si sono rassegnati al loro destino.Spesso quando si informano sulla situazione sono però loro a darci la carica, a dirci di non rassegnarci perché dobbiamo lottare per garantire un futuro migliore ai nostri figli e a chi verrà dopo di noi.I bambini sono a conoscenza dei problemi che stiamo affrontando e consapevoli dei rischi ai quali vanno incontro seguono le direttive dei genitori.I genitori vivono il quartiere in modo combattuto; da un lato dettano norme ai figli ma a volte sono costretti a cedere e accompagnano i bambini al parco.Sanno a cosa vanno incontro ma che alternative ci sono?Non tutti hanno un mezzo proprio per potersi spostare dal quartiere e andare in un altro parco a far giocare il proprio figlio.I mezzi pubblici costano e mai come in questo momento anche i 3 Euro a persona spesi per l’autobus incidono sul bilancio familiare.Oltre al problema del suolo come ben sapete a Brescia e proprio nella nostra zona brucia rifiuti 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno un inceneritore che raccoglie non solo i rifiuti di Brescia e provincia ma quelli di mezza Italia.
Potete immaginare quale sia la qualità dell’aria che respiriamo.Lo scorso anno per ben 110 giorni abbiamo superato il livello dei PM10.L’8 agosto 2012 una fumata nera è uscita dal camino dell’inceneritore causando paura e preoccupazione in tutti i cittadini.Fortunatamente la magistratura ha aperto un’inchiesta per indagare sull’accaduto.Non neghiamo che la preoccupazione è molto alta.Anche l’acqua che viene erogata dai nostri rubinetti, nonostante sia potabile perché a norma di legge, è di scarsissima qualità.Tutta l’acqua di Brescia contiene cromo 6 esavalente in percentuali tre volte superiori a quella di Milano, Il cromo 6 esavalente come dimostrato e confermato a livello mondiale è altamente cancerogeno.Potete ben comprendere quali siano le condizioni ambientali nelle quali siamo costretti a vivere.Suolo, aria , acqua risorse primarie per una vita umana sono per noi invece fonte di preoccupazione per la nostra salute e quella dei nostri figli.Oggi non abbiamo portato grafici, statistiche, numeri, abbiamo voluto raccontarvi come si svolge la nostra quotidianità.Sarebbe stato più esaustivo forse mostrarvi tabelle e altri strumenti dei quali siamo comunque in possesso, ma oggi abbiamo creduto più opportuno parlare concretamente delle situazioni di criticità che viviamo.Il grande problema è che nessuno si è mai fatto carico di tali problemi.Le firme che abbiamo raccolto e che consegniamo oggi non sono state nemmeno depositate presso i nostri uffici comunali perché abbiamo ritenuto il farlo un’inutile perdita di tempo.
Né il Sindaco, né l’Assessore hanno mai risposto alle nostre richieste, alle lettere, alla petizioni precedenti. Il problema è troppo grande dicono perché un comune possa occuparsene e quindi demandando allo stato il compito di risolverlo.Naturalmente queste affermazioni ci vedono contrariati e arrabbiati.Tutto si sarebbe dovuto fare per sollecitare e tenere sempre alta l’attenzione su queste problematiche proprio per ottenere un aiuto a livello nazionale.Questo non è stato fatto!Ecco perché siamo qui’ oggi, le nostre richieste sono poche ma concreta.Alla nostra regione chiediamo di attivarsi con grande volontà e serietà perché si possano avere dei finanziamenti non solo dal ministero dell’ambiente ma anche a livello europeo.Chiediamo che venga aperto un progetto sulle bonifiche.I dati ci sono da anni, soprattutto quelli sui carotaggi dei terreni.Ora basta dati vogliamo che si inizino le bonifiche ed in primis quella del giardino scolastico.E’ davvero incivile la situazione che vivono i bambini della nostra scuola.Chiediamo di poter portare le nostre testimonianze anche a livelli più alti, vogliamo essere ascoltati e aiutati.Siamo stanchi di parole, che pur contano, ma arrivati a questo punto ci vogliono le azioni.Vi ringraziamo per averci dato l’opportunità di esprimere le nostre preoccupazioni.Siamo consapevoli che i problemi sono tanti e difficili da risolvere ma quando si parla di salute questo problema ha la priorità su tutto.Oggi con fiducia ci affidiamo anche alle vostre coscienze , confidiamo in una svolta vera e positiva.
Grazie