Bedizzole:prosegue la mobilitazione popolare contro il gassificatore

Oltre 200 persone hanno affollato la Sala Don Gorini di Bedizzole giovedi 19 gennaio in occasione dell’assemblea pubblica organizzata dal Comitato Civico Salute e Ambiente di Bedizzole, dal titolo ” Gassificatore , salute pubblica e qualita’ dell’aria”.
Il gassificatore di polline che la societa’ 3A di Padenghe vorrebbe realizzare in localita’ Riali , ancora non c’e’ ( i primi di febbraio ci sara’ la terza conferenza dei servizi in Provincia, probabilmente quella decisiva ) ma continua a far  discutere e preoccupare i cittadini.
Che aria respiriamo? Perché ci ammaliamo sempre di più? Come difenderci? Si chiedono hli abitanti di Bedizzole e dei Comuni limitrofi.
Per trovare e cercare risposte alla serata sono intervenuti  l’Ingegner Giuseppe Magro, presidente nazionale dell’Associazione Internazionale per la Valutazione di Impatto Ambientale(I.A.I.A.) e il Dottor  Celestino Panizza della Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia). Il quadro tracciato dai due esperti è preoccupante e allarmante. La qualita’ dell’aria di Brescia e Provincia e sempre peggio e le Pm 10 e 2,5 presenti nell’atmosfera sono sempre piu’ causa di malattie dell’apparato respiratorio, in primis, ma non solo. Anziani e bambini i soggetti deboli maggiormente colpiti. Chi è esposto a questa situazione fin dalla nascita ha oggi un’aspettativa di vita di 38 mesi inferiore a chi è nato prima del 2000, anno in cui la situazione ha cominciato a peggiorare in modo esponenziale. Secondo i due esperti intervenuti urge un cambio drastico di rotta.

Che la qualità dell’aria delle città italiane è pessima e continua a peggiorare lo confermano anche i dati del dossier Mal’aria, lo studio annuale di Legambiente sull’inquinamento atmosferico. I principali imputati sono le polveri sottili: nel 2011, il 67% dei capoluoghi di provincia monitorati non ha rispettato il limite consentito di superamenti della soglia di PM10, un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Torino, Milano e Verona sono in testa con 158, 131 e 130 superamenti registrati nella centralina peggiore di ognuna delle tre città. Seguono Alessandria con 125, Monza 121, Asti 117 e Brescia con 113.
Nel 2011, secondo la classifica di Legambiente “PM10 ti tengo d’occhio”, sulle 82 città monitorate, 55 hanno esaurito i 35 superamenti all’anno del limite di legge giornaliero per la protezione umana del PM10 (50 µg/m3). In particolare l’area della pianura Padana rimane la zona più critica. Tutti i capoluoghi lombardi hanno superato il “bonus” dei 35 giorni, in Piemonte si salva solo Verbania, in Veneto Belluno, Cesena in Emilia Romagna e Gorizia in Friuli Venezia Giulia. A saltare all’occhio, però, oltre al numero di città che non rispettano i limiti, sono i giorni di sforamento e il loro pauroso aumento da un anno all’altro. Ben 13 città hanno registrato oltre 100 superamenti del limite di protezione della salute umana e 29 hanno superato di due volte il limite annuale dei 35 giorni fuorilegge. Rispetto al 2010, in alcune città la situazione è peggiorata in modo drammatico: Cremona ha registrato quasi tre mesi in più di aria irrespirabile, Verona due mesi in più, Treviso 50 giorni, e numeri allarmanti si leggono anche per Milano (44 giorni in più), Terni (42), Cagliari e Vercelli (entrambe hanno registrato un aumento di 38 giorni).

Comitato Civico Salute e Ambiente di Bedizzole
cittadini volontari in prima linea per difendere la salute dei cittadini e del territorio
https://www.comitatocivicobedizzole.it

A questa pagina puoi ascoltare l’audio degli interventi della serata di giovedi 19 gennaio

https://navdanya.radiondadurto.org/2012/01/21/qualita-dellaria-e-salute-pubblica-giovedi-19-gennaio-a-bedizzole/

 

 

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