BRUCIARE RIFIUTI UCCIDE: NO INCENERITORE DEL GERBIDO

“Bruciare rifiuti uccide”: è la scritta comparsa ieri mattina sul camino dell’inceneritore del Gerbido a Grugliasco. Insieme a un teschio e al logo del comitato No Inceneritore. Lo striscione lungo 30 metri è stato calato, probabilmente nella notte di sabato, da alcuni appartenenti del Coordinamento rifiuti zero Torino che dopo essere entrati nel cantiere si sono arrampicati fino in cima alla torre, alta 120 metri.
“Auspichiamo – si legge in una nota deii No Inc – che questo messaggio, così come i tanti altri forniti ai cittadini fino ad oggi, possa essere di stimolo e riflessione per capire quali siano i rischi per l’ambiente e per la salute umana del costruendo impianto del Gerbido”. Ieri sera sul posto è intervenuta la Digos, per accertare eventuali responsabilità degli attivisti, tenuto conto anche che parte del cantiere è tutt’ora sotto sequestro dopo gli incedenti mortali avvenuti nel marzo scorso.
“Il nostro impegno continuerà senza sosta a tutela dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini” fanno sapere dal comitato anti-inceneritore, che ricorda anche di aver promosso a inizio maggio un ricorso al il Tribunale amministrativo del Piemonte contro il progetto di attivazione dell’inceneritore del Gerbido, che secondo i piani della società Trm dovrebbe entrare in funzione a pieno regime nel 2014. Il coordinamento ricorda anche di “aver consegnato il 5 giugno una petizione con 6.700 firme raccolte nel solo Comune di Torino per chiedere la sospensione dei lavori e l’avvio delle azioni necessarie per mettere in pratica una corretta gestione dei rifiuti”.

https://www.noinctorino.org/

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