FINALMENTE ANCHE LA MAGISTRATURA DI BRESCIA SI OCCUPA DI TUTELA AMBIENTALE

Negli ultimi 3 giorni si sono avuti 3 interventi significativi della Magistratura ordinaria di Brescia relativi a gravissimi fatti di rilevanza ambientale che hanno interessato la nostra provincia. Il primo è relativo ai sigilli apposti ad una ditta di Villa Carcina rea di aver utilizzato uno scarico illegale di sostanze tossiche direttamente nelle acque del Mella che sono state responsabili della moria di migliaia di pesci.  L’inquinamento del fiume, avvenuto nei primi mesi dell’anno aveva sollevato una reazione molto dura, non solo da parte delle associazioni ambientaliste, ma anche da parte dell’intera comunità, dalla Val Trompia fino a valle, dopo che per anni avevano assistito impotenti all’avvelenamento del fiume, nella totale indifferenza delle istituzioni locali e provinciali. La seconda iniziativa giudiziaria avvenuta ieri, riguarda le indagini aperte sulla nube nera fuoriuscita dall’ inceneritore nel mese di agosto e, come hanno dichiarato alcuni residenti del vicino impianto, accompagnata da un’esplosione così forte da far vibrare le abitazioni. La terza, sempre nella giornata di ieri, riguarda la scoperta di sostanze tossico-nocive, forse anche di amianto, nei cantieri della BREBEMI fra Travagliato e Cazzago San Martino. A coordinare tutte e tre le operazioni giudiziarie è stato il pm Federico Bisceglia. Sicuramente ci troviamo di fronte ad una serie di eventi eccezionali ed altrettanto importanti che riguardano la nostra provincia e che, con molta probabilità sono un nuovo segnale, speriamo bene, di interesse della locale magistratura nei riguardi di una situazione di emergenza ecologica in cui versa gran parte del territorio provinciale ed in particolare il nostro capoluogo. Bisogna dare atto a quanti, comitati, associazioni, semplici cittadini si sono adoperati per far uscire allo scoperto un  dramma, come quello ambientale, fin troppo “dimenticato” dai media locali, soggetti come sono all’ influenza di quel sistema economico e politico-affaristico, il più delle volte trasversale, che è la causa principale di questa situazione oltre ad essere responsabile di gravi rischi per la salute. A noi spetta ora il compito di sostenere il lavoro dei magistrati e continuare ancor più assiduamente nell’ opera di sensibilzzazione dell’opinione pubblica a tutela dell’ambiente ed a salvaguardia della nostra salute. Penso, a questo punto, che sarebbe estremamenete interessante, chiedere un incontro urgente con i magistrati bresciani che si occupano di queste  problematiche per poter avviare un confronto serio e responsabile che porti a soluzione della tante iniziative di denuncia ancora in  sospeso. Ciao, Maurizio

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