Rezzato, approvato SUAP Lamifer: 60mila mq in località Virle Treponti
„Gli attivisti della Rete Antinocività Bresciana contro la ratifica di una nuova area produttiva e commerciale di circa 60mila metri quadrati, in località Virle Treponti. La cultura del capannone, che in Italia vince sempre.
La società contraente, la Lamifer SPA, aveva infatti acquistato il terreno da tempo, come se il risultato fosse già scontato. Nel corso del Consiglio la pacifica irruzione di una ventina di attivisti, un vero flash mob con tanto di striscioni, e una considerazione che vale come tantissime parole: “Ai cittadini cosa rimane? Cemento, aria irrespirabile, e il record italiano per gli esuberi di PM10. Dai primi spogli del progetto si era parlato di un’attività produttiva, dell’ampliamento della fonderia, ora pare chiaro che in quell’area verranno edificati quattro capannoni, da 4mila mq l’uno, un vasto parcheggio e un probabile Brico Center”.
“Si tratta dell’unico consumo di suolo ascrivibile all’attuale amministrazione – ha invece dichiarato ai giornali il sindaco Enrico Danesi – Un’operazione che porterà nelle casse del Comune più di 2,2 milioni di euro di oneri di urbanizzazione, arricchendo il paese di alcune opere che Lamifer si impegna a fare”. Una rotonda, sempre in zona Virle, una pista ciclabile, un nuovo parco agricolo “dove saranno piantumati 1200 alberi“. Ma, ci fanno notare dalla RAB, mentre il vecchio PRG già prevede l’edificazione di un nuovo quartiere, tra il centro commerciale Il Continente e Villa Fenaroli, oltre alla questione Italcementi (che porterà nelle casse comunali circa 5 milioni di euro) e una nuova espansione dell’Alfa Acciai, che in cambio provvederà all’allestimento di un’area feste, un po’ come quella di Via Serenissima a Brescia.
“Di suolo da consumare non ce n’è più – ci spiegano gli attivisti – Hanno cementificato tutto, si stanno mangiando tutta la campagna. Cemento, sempre e comunque. E la cosa peggiore è che questa giunta si vanta di aver approvato un PGT che rispetta l’ambiente, e in sede di votazione hanno rimarcato che non sarà assolutamente impattante. In ultimo, per questo SUAP, ratificato senza mai aprire una discussione, quasi a volerlo tenere nascosto. I cittadini non sono stati informati, è stato solo un voto politico: l’hanno votato, senza farsi troppe domande”.
Il SUAP firmato Lamifer porterà dunque altri oneri di urbanizzazione, oltre alle citate opere di compensazione. A cui si aggiungeranno, garantisce il sindaco, nuovi posti di lavoro per almeno 100/150 persone. “Tutte le attività commerciali vanno bene solo quando la gente compra – ripetono gli ambientalisti – senza portare innovazione o altro. Assumeranno qualcuno, è vero, ma con contratti interinali, magari rinnovati mese dopo mese. E’ questa la dignità del lavoro che vogliamo?”. Intanto i commenti si sprecano, per quella campagna “che diventa capannoni e niente di utile”, e dalla RAB la promessa che non finisce qui, e che se ne riparlerà alla fine di luglio, sempre a Rezzato.
di Alessandro Gatta