Un 16 Novembre per i beni comuni!!!Basta con nuovi centri commerciali!!! Basta con la speculazione!!!

Ricordiamo amaramente il progetto approvato dal Consiglio comunale Rezzatese del 28 Giugno e ormai realizzato, cioè “il suap Lamifer”, un centro commerciale “Bricoman” e altri capannoni con un consumo di suolo agricolo di 60.000mq oltre al pgt(che i politici spacciano per a consumo zero mentre è un vergognoso consumo del 12% di territorio, cioè campagna che diventa capannoni e null’altro di utile per il cittadino).

Tra le motivazioni che quel giorno portarono decine di attivisti di vari comitati locali a recarsi nel consiglio comunale nella speranza di essere ascoltati per far sì che non passasse l’ennesimo scempio al territorio, come ormai di norma, non fu ascoltato.

Ad oggi vediamo cosa questa speculazione immobiliare ha portato, proprio lì a pochi metri un medesimo Brico ha dovuto chiudere licenziando, quindi  è facile capire che per il territorio non c’è stata alcuna crescita occupazionale ma solo concorrenza tra colossi che lasciano le loro briciole ai dipendenti finchè va bene, e alla collettività capannoni vuoti e cemento, cioè degrado e impossibilità di fruire di spazi che potevano avere altri usi e diversi dal commerciale, spazi per tutti e non solo per i soliti(concessi dai soliti).

 Brescia possiede oltre a  vari primati europei della nocività(pm10, diossine, pcb, discariche, inceneritore più grande e inquinante) anche il primato della superficie di spazi commerciali per abitanti, circa mezzo metro quadrato a persona e il tasso di cementificazione del 55%.

 L’attuale panorama visibile dalle arterie che portano da Brescia verso il lago, offre oggi una monocultura fatta di centri commerciali e cemento, tant’è che sono poche ancora le aree verdi per cui pensare un futuro diverso.

 Ne abbiamo un esempio a S.Eufemia, dove in 400 metri di strada statale sono in progetto 2 centri commerciali a fronte di già uno(Italmark) già esistente.

Il progetto più impattante sarebbe di 25.000 mq e 2.000 posti auto è stato approvato dal comune a febbraio e dovrebbe partire a breve tantè che il gruppo Lonati proprietaria del terreno aveva dichiarato di ultimarlo per il 2015 in tempo per l’expo di Milano.

Tutto ciò dimostra che la politica non vuole cambiare strada e non sta ascoltando i cittadini ma ancora una volta tende la mano a qualsivoglia speculazione di ogni tipo, in una giornata come oggi di mobilitazione per i beni comuni ci sembrava giusto rimarcare anche questo aspetto.

Siamo a fianco dei Valsusini contro il Tav, del movimento “Stop Biocidio”, siamo contro l’inceneritore di Parma che oggi è stato occupato simbolicamente, siamo con “l’Ex colorificio di Pisa” per un uso sociale degli spazi vuoti e siamo con la coalizione dei centri sociali di Gradisca per la chiusura del cie quindi per la libera circolazione delle persone, non delle merci.

 

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