Clusane d’Iseo, bosco raso al suolo: scatta l´ora della protesta!!

Ci arriva da legambiente bassosebino una notizia inquietante, si sta procedendo ad un uteriore scempio paesaggistico e alla biodiversità in zona Clusane sul lago d’iseo.

Invitiamo tutti a portare appoggio al presidio del 12 gennaio alle 11, sulla sulla strada tra Clusane e Paratico.

Il comunicato di legambiente:

Caro amico/a,

con questa mail intendiamo informarti circa la distruzione dell’ultimo corridoio ecologico del lago d’Iseo, in località Clusane d’Iseo.

Stanno iniziando in questi giorni i lavori su di un’area che riguarda 45.000 mq per realizzare un nuovo villaggio turistico di 48 unità abitative e 2.000 mq per 50 parcheggi. Questo progetto, nonostante sia stato ridimensionato (erano infatti previsti 150 parcheggi e i volumi degli alloggi sono stati ridimensionati del 20% e accorpati in tre stecche perpendicolari alla riva del lago) mantiene un enorme e negativo impatto ambientale.

Come certo saprete quest’area è anche l’unica zona per la tutela della fase riproduttiva e dei flussi migratori stagionali dei rospi “bufo-bufo” ma anche di altre specie della micro fauna. E’ incredibile come da una parte il piano territoriale regionale del 2010 definisca la necessità di evitare ulteriori compromissioni sulle sponde lacuali con nuove urbanizzazioni e dall’altra i comuni, in questo caso quello di Iseo che nell’aprile dello scorso anno ha autorizzato un simile intervento.

Serve una importante mobilitazione di tutti coloro che hanno a cuore l’ambiente, per questo ti invitiamo al sit-in che si terrà sabato 12 gennaio alle ore 11.00 sulla strada tra Clusane e Paratico, quasi davanti al benzinaio della Tamoil.

Siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento, siamo inoltre in attesa di adesioni dei vari comitati/associazioni della zona che condividono con noi questa iniziativa di lotta a tutela del territorio.

Di seguito la rassegna stampa degli ultimi giorni sull’intervento in oggetto.

Bresciaoggi domenica 30 dicembre 2012 – PROVINCIA – Pagina 19
SEBINO DA SALVARE/1. Dopo un lungo braccio di ferro scatta la controversa operazione immobiliare. Le colonie di rospi rischiano l´estinzione
Clusane perde l´ultimo bosco vista lago
Giuseppe Zani
Nella frazione di Iseo il cemento cancella il suggestivo cuscinetto verde Il corridoio naturale sacrificato sull´altare del nuovo villaggio turistico
Un´immagine eloquente dell´operazione di disboscamento| Ottenuti tutti i permessi l´immobiliare ha avviato i lavori

Non c´è più il bosco spontaneo che, interrompendo sul confine tra Clusane d´Iseo e Paratico il «continuum edificato», costituiva l´ultimo corridoio ecologico esistente in riva al Basso Sebino. È stato raso al suolo per consentire alla «Costa Verde» di realizzarvi un villaggio turistico. Nemmeno un ciclone avrebbe potuto essere più distruttivo. Il cantiere, dunque, aprirà a breve.
LA SOCIETÀ «COSTA VERDE», proprietaria del terreno e committente dei lavori, ha ritirato il permesso di costruire nei giorni scorsi e contestualmente ha versato 50 mila euro quali prima rata della cifra dovuta per gli oneri di urbanizzazione. Il dado è stato tratto, insomma. Coloro che, come gli ambientalisti delle associazioni «Monte Alto» e «la Schiribilla», avevano sperato che il persistere della crisi economica avrebbe rinviato sine die l´avvio dell´intervento, sono serviti.
L´area interessata è di 45mila metri quadri. Il progetto definitivo prevede la realizzazione, su una superficie coperta di 2000 metri quadri, di 48 alloggi, per complessivi 11mila metri cubi.
L´ingombro dei volumi si distribuirà in tre «stecche» perpendicolari alla riva allo scopo di non occludere la visuale dalla strada verso il lago e dal lago verso la montagna. Gli edifici, a un piano, non più alti di 3,5 metri, dovranno essere mascherati, secondo gli impegni a suo tempo sbandierati, «dalle piante esistenti e da quelle che verranno trapiantate».
Di piante, sul posto, non ce ne sono quasi più: nè comuni nè pregiate. Evidentemente sono state ritenute di nessun valore o malate. Comunque sia, nell´ultima versione progettuale del villaggio compaiono pure alcuni accorgimenti intesi a tutelare la fase riproduttiva e quindi i flussi migratori tra il lago e il monte Alto di una residua ma importante popolazione di rospo comune, detto bufo bufo, nonchè di altre specie di piccoli animali.
Si tratta dell´apertura nella recinzione metallica di varchi rasoterra e dello scavo sotto la strada provinciale Paratico-Iseo di due tunnel strombati a imbuto ad entrambi i capi. L´area della «Costa Verde », infatti, è l´ultimo punto d´accesso a lago di cui hanno sin qui disposto questi anfibi.Dal prossimo mese tutto cambierà. A sentire i portavoce delle due associazioni ambientaliste, non bastano i varchi nella rete e quei due tunnel sotterranei a rendere compatibile un insediamento che è in netto contrasto con la salvaguardia che il Piano regionale territoriale, approvato dal Pirellone nel 2010, accorda ai corridoi ecologici rimasti: corridoi definiti di capitale importanza per la valorizzazione dei laghi lombardi.

 

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