FERMARLO TOCCA A NOI ( SECONDA ASSEMBLEA) : LUNEDI 21 LUGLIO A LONATO DEL GARDA

ASSEMBLEA-lONATO

Grande partecipazione di pubblico all’assemblea No Tav che si è svolta lunedi 7 luglio a Lonato del Garda promossa da No Tav Brescia , Collettivo Autonomo Gardesano e No Tav Basso Garda e che ha visto la partecipazione anche di realta’ arrivate da fuori provincia, Mantova e Verona, per costruire iniziative di informazione e mobilitazione sul territorio in grado di contrastare l’ avvio dei cantieri dell’alta velocita’ ormai prossimi all’apertura.

Due sostanzialmente le decisioni prese: una manifestazione da tenere il prossimo autunno nella zona delle colline del Lugana e cercare un ‘area dove dar vita a un presidio permanente nella zona di Campagna di Lonato .  Per dare gambe e concretezza a questi progetti è stata indetta una nuova assemblea che si svolgerà’ lunedi 21 luglio sempre alle 20.30 alla Saletta di via Zambelli 22 a Lonato del Garda.

Il progetto esecutivo della tratta al alta velocita’  Brescia-Verona è ormai prossimo a essere completato ( anche se non completamente finanziato ) e quindi realisticamente i primi cantieri potrebbero partire nel 2016. Occorre muoversi per tempo e farsi trovare pronti.

Presidio Permanente: l’idea è quella di acquistare collettivamente un terreno e ” costruirci ” sopra un Presidio , sull’esempio di quanto fatto in Valsusa e nel Terzo Valico. Strada che stanno percorrendo anche i No Tav Trentini. Presidio permanente che diventa luogo di ” coscientizzazione ” e informazione della lotta No Tav , oltre che luogo di aggregazione e socialita’ . ” Mentre lotti pratichi il cambiamento  ” amano ripetere spesso in Valsusa riportando l’esperienza dei presidi. L’area individuata dovrebbe essere vicino alla Frazione Campagna di Lonato dove sorgera’ un cantiere gigantesco, o in alternativa nei pressi della Chiesa di Sant’Anna a Calcinato dove ci sara’ l’imbocco della galleria di 7 km che passera’ sotto il Comune di Lonato.

Passeggiata No Tav : l’idea è quella di costruire una mobilitazione sulle colline moreniche del Basso Garda , in particolare nella zona del Lugana, per il prossimo autunno , al termine della vendemmia ( data ipotizzata 5 ottobre ). Una passeggiata tra le cantine dei viticoltori e i campi dei piccoli contadini biologici che sappia quindi coniugare mobilitazione e aspetto ludico-aggregativo mettendo in relazione tra loro persone, territorio, realta’ produttive.

La Tav nel Basso Garda

L’inizio dell’opera, o meglio la cantierizzazione dell’opera, nel tratto Bresciano dell’Alta Velocità è individuato nel Comune di Lonato dove è prevista la realizzazione di un doppia galleria di 7 km per un fronte di 30 metri che attraversa Lonato per riemergere in Comune di Desenzano e proseguire poi per Verona.

L’inizio del cantiere TAV a Lonato significa un decennio di ulteriore isolamento per la frazione Campagna posta a ridosso dell’area di cantiere, che vedrebbe interrotta la possibilità di raggiungere il centro del paese e la direttrice verso Brescia. Da notare che nell’area dove si prevede di localizzare il cantiere e le attrezzature per la realizzazione dello scavo manca completamente una adeguata viabilità per un cantiere di simili proporzioni. Si accede alla SS per Brescia e Verona passando a ridosso del capoluogo, inoltre per arrivare alla SS Lenese è necessario il rifacimento del ponte sull’autostrada e una bretella che aggiri la strettoia al centro della frazione Campagna.

Il tracciato causa gravi interferenze con alcune importanti aziende locali situate sul tracciato della ferrovia e costrette a dislocare altrove il prodotto finito perché la linea passa nel bel mezzo dei piazzali di stoccaggio. Evidenti sono ancora i problemi di trattamento in loco dello “smarino” di scavo che è un rifiuto speciale, e naturalmente necessiterà di apposite discariche per il conferimento. Nuove cave di prestito sorgeranno per sostenere la necessità di calcestruzzo e ghiaie, malgrado 7 km di galleria rimangono un affare per coloro che avranno opportunità di estrarre enormi quantità di ghiaia e sabbia.

La galleria che attraversa le colline ad una profondità variabile ma fino a 30 metri causerebbe una barriera al deflusso delle falde sotterranee con problemi di prosciugamento dei pozzi a sud del paese e innalzamenti di falda a nord.

Fuori della galleria di Lonato, in territorio di Desenzano del Garda, si distende l’anfiteatro morenico del Basso Garda con le sue colture a vitigno DOC, di Lugana oltre che ad un ambiente collinare di insostituibile ricchezza storica, naturale e culturale . Qui la linea alta velocità passa in rilevato e trincee, di elevato potenziale distruttivo del territorio. Si prevede il consumo di suolo di migliaia di ettari con la distruzione, così come denunciano da anni le associazioni dei viticoltori, di numerosi vigneti (si parla di circa 250 ha di superficie vitata, pari al 20% di tutta la produzione del Lugana, con una perdita economica pari a 14 milioni di euro annui).

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