NON SOLO UN TRENO: giovedi 23 agosto dibattito No Tav alla Festa di Radio Onda d’Urto. Ore 19.30 al Pachanka

Giovedi 23 agosto alla Festa di Radio Onda d’ Urto sara’  presentato il libro  “Non solo un treno .. la democrazia alla prova della Val di Susa” curato da Marco revelli e Livio Pepino edito da edizioni@gruppoabele.org.  Nel libro si ripercorrono le motivazioni della lotta No Tav, la storia dell’opposizione all’opera e nella parte curata da Livio Pepino, che sara’ presente al dibattito,  si contesta il modo d’operare della Procura di Torino nei confronti degli attivisti No Tav.

Tutto è cominciato più di vent’anni fa, in un altro secolo in cui la globalizzazione felice prometteva benessere crescente e illimitato per tutti e per sempre. Allora si pensò di scavare, in una montagna piena di amianto e di uranio, una galleria di oltre 50 Km., per far correre tra Torino e Lione un treno capace di trasportare una quantità crescente di persone e di merci intempi sempre più ridotti. L’opposizione di una valle, preoccupata della salute propria e dei propri figli, bloccò l’opera e impose rilevanti modifiche del progetto originario. Da allora il mondo è cambiato. Ci si è accorti che la linea ferroviaria storica sarebbe in grado di garantire il flusso ferroviario di merci attraverso il confine con la Francia e di assorbire l’intero traffico su gomma. Poi è arrivata una crisi economica devastante e a molti è parsa scandalosa una spesa di miliardi di euro per un’opera di dubbia utilità.

E l’opposizione di una valle è diventata un movimento nazionale unito dalla convinzione che un mondo diverso è possibile.

Perché tutto questo è chiaro a qualsiasi anziano di Venaus, a ogni ragazzo accampato al bivacco di Clarea, a ogni casalinga di Bussoleno, ma viene ostinatamente ignorato dai “decisori”centrali, dai politici di lungo corso, dagli addetti all’informazione nazionale? Forse perché sul “caso TAV”convergono e si intrecciano un po’ tutti i sintomi che caratterizzano l’attuale male oscuro delle nostre democrazie, le cause della loro difficilmente curabile anemia.

Su tutto questo riflette il libro: sui modi in cui si prendono le decisioni, su chi e come le assume, sulle motivazioni palesi e su quelle occulte, sul rapporto tra economia e politica, sulle nuove forme di partecipazione e di opposizione, sulla violenza (nel e contro il movimento). In una parola, sulla democrazia, la sua sostanza, le sue regole, le sue garanzie.

Gli autori del libro sono Livio Pepino, già magistrato e presidente di Magistratura democratica, è attualmente direttore della rivista Questione giustizia. Tra i suoi scritti Diritto di welfare. Manuale di cittadinanza e istituzioni sociali (con M.Campedelli e P. Carrozza, Il Mulino, 2010) e Giustizia. La parola ai magistrati (Laterza,2010). E Marco Revelli,  professore di Scienza della politica presso l’Università del Piemonte Orientale e co-fondatore di ALBA (Alleanza Lavoro Benicomuni Ambiente). Tra i suoi scritti più recenti Poveri, noi (Einaudi, 2012), Sinistra Destra: l’identità smarrita, (Laterza,2007) e La politica perduta (Einaudi. 2003).

Oltre a Livio Pepino saranno presenti al dibattito per parlarci del movimento No Tav e delle sue dinamiche Gianluca Pittavino redattore di infoaut.org e notav.info e Claudio Giorno dei Comitati popolari No Tav della Val di Susa.

Ospite della serata anche Maurizio Zanini portavoce dei “ cittadini No Tav di Via Toscana ” a Brescia che avranno le loro case espropriate e distrutte dal passaggio della TAV che sta’ arrivando nella nostra citta’ da ovest. Non facile da digerire per chi vive li’ da oltre cinquant’anni e soprattutto per aver saputo della cosa dalla stampa locale senza che nessuno, Italfer concessionaria dei lavori e Comune di Brescia, li avvisasse per tempo di quanto stava accadendo .

Ci sara’ anche Giovanni Contiero del Coordinamento No Tav del Basso Garda e delle Colline Moreniche . Il 23 luglio a Desenzano del Garda si è svolto un tavolo tecnico indetto dalla neo sindaco Rosa Leso, per discutere l’eventualità di uno spostamento del tracciato della TAV dal Basso Garda all’AltoMantovano. Al tavolo sono stati invitati esponenti di istituzioni , associazioni e forze politiche, ma non i diretti interessati, e cioè i sindaci dei comuni dell’Alto Matovano a cui si vuole scaricare il barile della grande opera inutile. Pretesto per lo spostamento, la distruzione di parte dei vigneti del Lugana e la diminuzione dei costi portando il tracciato in pianura. Il Coordinamento No Tav del Basso Garda si oppone fermamente a qualsiasi ipotesi di costruzione della Tav tanto nel Basso Garda quanto nell’Alto Mantovano, ribadendo che l’unica soluzione accettabile, sia dal punto di vista economico che da quello ambientale, sia il potenziamento della linea ferroviaria esistente. Per questo motivo è stato organizzato un’incontro alle 20.45 di giovedi 30 agosto all’Arci Dallo’ di Castiglione delle Stiviere  per organizzare con gli abitanti  dell’Alto Mantovano la resistenza al progetto Tav.

 

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