Siamo partiti dall’ ASL in un migliaio e siamo arrivati al Parco Tarello che eravamo almeno il doppio. In testa gli striscioni dei Comitati formati soprattutto da mamme e bambini. Emozionante il passaggio sotto le mura del carcere per salutare i detenuti in lotta e in sciopero della fame da una settimana per protestare contro il sovraffollamento e chiedere migliori condizioni di vita.
Di seguito una selezione multimediale dell’evento raccontato dai media locali:
LO SPEZZONE iniziale del migliaio di persone è quello più politico, con i comitati che sono riuniti nella Rab e che dalla scorsa primavera stanno promovendo iniziative sul territorio bresciano contro discariche, cave, gassificatori, autostrade. Ci sono i No Tav locali, perché «l´alta velocità è una delle emergenze ambientali più gravi, poiché significa spreco del territorio cantieri, sacrifici della salute. Il tutto in nome di un´opera che non serve: l´utenze nostrana usa i tratti brevi, preferirebbe puntualità ed efficacia del servizio esistente alla costruzione della Tav», spiega Giovanni Contiero, del Comitato No Tav del Garda. Presenti anche comitati meno noti ma non meno combattivi, come quello contro la centrale a biomasse di Rodendo Saiano: «Venerdì scorso abbiamo proiettato in paese un film dal titolo “Sporchi da morire”, e la gente ha capito la pericolosità di un impianto gassificatore di pollina, che fa gola per i finanziamenti ma che farebbe male per le nanoparticelle che immette nell´aria», evidenzia Tatiana Basilio, del comitato e del movimento Cinque stelle, presente anche con altri esponenti che reggono cartelli contro un altro punto spinoso: il parcheggio sotto il Castello. Tra striscioni e gruppi organizzati anche singole persone con cartelli, fiori, palloncini colorati: Alessandra Cristini ha in testa una corona di rami di pesco e li vorrebbe «piantare al parco delle cave, che! ancora non c´è sebbene l´assessore all´urbanistica sostenga il contrario. Nel piccolo sono qui per il parco delle cave ma in generale contro tutte le situazioni inquinanti», spiega sorridente tra i suoi fiori. Ci sono tanti giovani che ballano, alcuni meno interessati alle questioni ambientaliste ma contenti di essere in strada «per riappropriarsi della città ballando». La street parade muove i passi dopo le 16 e lentamente percorre il percorso tangenziale, con alcune tappe informative in punti significativi della città o con particolare folla, come davanti alla Coop di via Mantova. Doveroso passaggio sotto il carcere, per portare un saluto ai detenuti che da una settimana sono in sciopero della fame per chiedere migliori condizioni di detenzione. Con il sole che cala il corteo giunge a Parco Tarello, la tappa finale. annunciata una prossima street parade, per «reclamare aria, acqua e suolo».
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https://www.youtube.com/watch?v=G5PJagLX9T4&feature=youtu.be
https://www.giornaledibrescia.it/in-citta/ecoparade-musica-techno-per-l-ambiente-1.1238067
https://www.bresciatoday.it/cronaca/brescia-ecoparade-2012-foto.html
https://www.facebook.com/pages/Rete-Antinocività-Bresciana/119032818214966#!/events/235661886535347/
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https://www.youtube.com/watch?v=v0vYusNuvXM&feature=channel&list=UL