ROTTAMIAMO L’INCENERITORE

Pochi giri di parole: il Coordinamento comitati ambientalisti della Lombardia, presieduto dalla bresciana Imma Lascialfari, chiede che il termoutilizzatore A2A di Lamarmora venga chiuso, rottamato, demolito. I motivi? Tanti. Rumore e vibrazioni, tanto per cominciare, che rendono difficile la vita delle famiglie che vivono nei dintroni dell’impianto. Famiglie che hanno raccolto firme e scritto a sindaco e assessori, e anche – recentemente – al ministro Cancellieri, senza ottenere alcunché. E poi motivi di natura legale: l’Unione Europea prevede che entro il 2020 in impianti del genere si bruci solamente il rifiuto indifferenziabile, non anche il ricicalbile ed il compostabile. In pratica, secondo i calcoli degli ambientalisti, solo 180mila tonnellate all’anno a fronte delle attuali 800mila, in una città ferma da anni al 40% della raccolta differenziata. Ci sarebbero anche motivi tecnici, come quelli evidenziati da Marino Ruzzenenti: le emissioni di ossidi di azoto dell’inceneritore bresciano sono in media di 66,3 microgrammi al metro cubo, molto superiori rispetto a quelle di altri impianti (ad esempio di Milano, dove arrivano a 38,8), e questo perché A2A ha scelto di installare filtri economici, meno efficienti. Discorso analogo per le emissioni di diossine, che solo recentemente, dal guasto verificatosi l’8 agosto, vengono rilevate in maniera continua. In realtà, afferma Ruzzenenti, vi sarebbero dei buchi nelle rilevazioni, in corrispondenza dei guasti e in fase di accensione e spegnimento delle linee.  Tutti motivi che fanno dire “basta termoutilizzatore” al Coordinamento.

da bsnews.it

altre considerazioni le potete leggere qui

https://www.ambientebrescia.it/news.html

il 25 ottobre ci sara’ un incontro sul tema promosso dal Comitato Ambiente Lamarmora   

https://antinocivitabs.tracciabi.li/ai1ec_event/no-impianto-ceneri-a2a/?instance_id=280

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