UN DISGUSTOSO 12 LUGLIO

Cose strane accadono a Brescia…
Giovedì 12 luglio abbiamo assistito all’ennesimo infimo spettacolo da quattro soldi…
Nell’aula consiliare del Palazzo Logga, davanti alla Commissione Ambiente del Comune di Brescia e ad alcuni consiglieri (pochi, invero) si è parlato del sito Caffaro…
In Italia sono 2 i disastri ambientali studiati in ogni angolo del mondo, quello dell’ICMESA di Seveso e quello della Caffaro di Brescia. Entrambi i siti sono in Lombardia (un caso?).
ARPA, giovedì, ha dichiarato che, per il sito Caffaro, al momento non esistono possibilità di bonifica.
Il problema è, insomma, IRRISOLVIBILE. Altrove, di fronte a problemi irrisolvibili, si delimita l’area contaminata e si ipotizza l’evacuazione della persone (è stato fatto a Seveso, per la diossina..è stato fatto a Chernobyl ed a Fukushima..). A Brescia questo non accade. A Brescia ASL, per bocca della D.ssa Leonardi, cerca di rassicurarci e ci dice che non esistono indagini epidemiologiche su un campione significativo (numericamente significativo?) che attestino che le ricadute sulla salute nell’area contaminata siano riconducibili alla contaminazione stessa. Le differenze, in termini di contaminazione e rischio salute, tra i residenti del sito inquinato ed il resto della popolazione potrebbero essere POCO SIGNIFICATIVE? Poco significative sicuramente non lo sono affatto: secondo una relazione ASL datata 2008 i bresciani del campione che risiedevano in altri quartieri, infatti, presentavano livelli di diossina nel sangue equivalenti o superiori a quelli degli abitanti della zona B di Seveso. Quindi, NOI, A BRESCIA, ABBIAMO LIVELLI DI DIOSSINA NEL SANGUE EQUIVALENTI O SUPERIORI A QUELLI DEGLI ABITANTI DELLA ZONA B DI SEVESO. Se viviamo a sud della Caffaro i livelli si alzano notevolmente (del 50% ed oltre). Questo è POCO SIGNIFICATIVO? E’ normale avere diossina in rilevanti quantità che se ne va in giro per il nostro corpo? Perchè ASL, giovedì,  non ha citato gli studi effettuati a Seveso nel corso degli ultimi 30 anni? Perchè ha omesso di ricordare che a Seveso le ricadute sulla salute sono state e sono MOLTO SIGNIFICATIVE e riguardano anche bambini, figli di donne che all’epoca del disastro non erano nemmeno nate?  Paradossalmente, nel corso della seduta di giovedì, ASL ha citato uno studio sulla contaminazione del latte materno nella zona dell’inceneritore di Acerra. Ma non sarebbe stato il caso di parlarne anche durante la seduta di martedì 10 luglio, dedicata alla qualità dell’aria ed, in particolare, alle emissioni dell’inceneritore?
Un velo pietoso è da stendere anche sull’intervento del capogruppo leghista Gallizioli, che ha minacciato di denunciare per procurato allarme il Sig. Guido Menapace ed il Comitato ambiente Brescia sud, dimostrando, peraltro, di appartenere ad una giunta incline a ricorrere ai gendarmi per mettere a tacere i cittadini (la denuncia per “procurato allarme” era stata ipotizzata, pochi mesi or sono, anche per gli attivisti del Comitato spontaneo contro le nocività, in allarme per il rischio contaminazione radioattiva della falda acquifera, in corrispondenza dell’ex Cava Piccinelli di Buffalora).
Concludendo: chi dovrebbe tutelarci tace, chi ci governa minimizza e minaccia di denunciare comitati e cittadini e, nel frattempo, nulla cambia, se non in peggio.
Con buona pace di chi ci esorta a restare calmi, a dialogare con le istituzioni ed a non contrapporci in modo troppo duro. AMEN

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