Lombardia: è ripresa la corsa al petrolio

Petrolio e gas: 25 nuovi siti sotto esame. Numerose società hanno chiesto e ottenuto i permessi di ricerca

 

Un pozzo di trivellazione di petrolio (Ap)Un pozzo di trivellazione di petrolio (Ap)

MILANO –Rinnovabili e pulite. Di fonti di energia alternativa se ne parla da decenni, in Italia, ma forse non è ancora arrivato il loro tempo. Perché nel Paese non sì è mai fermata la ricerca e l’estrazione del petrolio. E, in Lombardia, la caccia all’oro nero addirittura si sta intensificando: nella pianura Padana, dove è ancora attiva una delle raffinerie Eni più efficienti d’Europa, quella di Sannazzaro de’ Burgondi (Pavia), l’attività è intensa, mentre compagnie italiane e straniere si stanno mettendo in fila per chiedere le autorizzazioni al ministero dello Sviluppo economico.

AUTORIZZAZIONI – Ultime tra queste la Exploenergy, che a marzo scorso ha chiesto il via libera all’operazione Lograto per esplorare un’area di 290 chilometri quadrati tra Bergamo, Brescia e Cremona; la Compagnia generale idrocarburi, con il progetto Momperone, e il colosso nazionale Enel Longanesi con Rocca Susella, che si stanno contendendo 360 chilometri tra Varzi e Voghera, nel Pavese, e Tortona, nell’Alessandrino, tutta terra di vigneti doc, per cercare idrocarburi, soprattutto gas; ma c’è anche l’americana Mac Oil, sede in Oklahoma e uffici italiani a Roma, che ha già avuto il via libera dal Pirellone per il progetto San Grato e ora sta aspettando quello del ministero per avviare un’indagine sismica non soggetta a verifica di impatto ambientale per individuare eventuali giacimenti e poi perforare qualche pozzo esplorativo tra Cremona, Lodi, Milano e Pavia.

PIANI DI SVILUPPO – A conferma dei nuovi piani di sviluppo e ricerca ci sono i numeri della Direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche, che fa capo al ministero dello Sviluppo economico. A oggi in Lombardia sono 17 le concessioni vigenti di coltivazione idrocarburi e sette quelle di stoccaggio gas. Ma altrettante sono le nuove richieste: quattordici i permessi di ricerca già concessi, mentre undici in oltre 40 Comuni sono quelli in fase di valutazione, quasi una richiesta per provincia lombarda, tutte coinvolte tranne Lecco e Sondrio. I petrolieri stessi, tramite Assomineraria, hanno già fatto sapere di essere pronti a estrarre tutto il nostro oro nero, investendo nell’arco dei prossimi quattro anni 12 miliardi di euro per nuovi impianti produttivi in tutta Italia. «Da un impegno finanziario così rilevante», sostiene Assomineraria, «potrebbero derivare almeno 70 mila nuovi posti di lavoro, oltre 40 miliardi di euro di nuove entrate per lo Stato in venti anni e un risparmio sulla bolletta energetica di 120 miliardi di euro nello stesso periodo».

LOMBARDIA, TEXAS – l motivo di questa nuova stagione «texana»? Per Assomineraria l’attività petrolifera deve ripartire, anche in Lombardia, a causa dei prezzi alti dei barili stranieri e delle frequenti difficoltà di approvvigionamento. Tanto più che, nel nostro Paese – l’ha rivelato Pietro Dommarco nel suo saggio Trivelle d’Italia. Perché il nostro Paese è un paradiso per i petrolieri, appena uscito per Altreconomia – è sempre stato conveniente produrre petrolio: le royalties, cioè il corrispettivo che le compagnie petrolifere versano a Stato ed enti locali come compensazione per lo sfruttamento del territorio, sono bassissime, il 10% per le estrazioni in terraferma contro, per esempio, l’80% della Russia e il 60% dell’Alaska. Con esenzioni dal pagamento delle royalties sulle prime 20 mila tonnellate di greggio e sui primi 25 milioni di metri cubi di gas estratti in terraferma.

OBIETTIVI – Ma i nuovi permessi di ricerca richiesti in Lombardia arriveranno? Corrado Passera, ministro dello Sviluppo economico, ha già tracciato la linea: obiettivo del governo è raddoppiare nel giro di pochi anni la produzione italiana di idrocarburi, cercando di raggiungere per via interna il 20% dei consumi contro il 10% attuale. E allora, anche vicino al Po, aspettiamoci nuove trivelle.

Isabella Fantigrossi Fonte : Corriere della sera.it

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