Acqua con Cromo Esavalente: monta la protesta nei quartieri a sud di Brescia

Nei quartieri a sud della Caffaro a Brescia monta la protesta dei cittadini per le sempre piu’ preoccupanti notizie relative alla presenza di cromo esavalente, sostanza cancerogena, presente nell’acqua in concentrazioni a dir poco allarmanti. In particolare nei quartieri di Chiesanuova e Villaggio Sereno i genitori delle scuole elementari e medie si stanno organizzando per raccogliere dati in proprio e per promuovere una raccolta firme per chiedere la bonifica ( o la chiusura ) dei pozzi inquinati . Nei gazebo allestiti in quartiere il 14 e 15 aprile verra’ chiesta anche la bonifica dei cortili delle scuole e dei parchi pubblici altamente inquinati dal PCB. Tanto che vige il divieto di ” calpestare il suolo” anche se la cosa non è certificata da nessun cartello posto in modo visibile ai residenti.

I genitori intanto continuano a raccogliere dati ” in proprio”. Gli ultimi disponibili dicono che alla primaria “Deledda” ci sono 7,7 microgrammi al litro di cromo totale e 6,1 di cromo esavalente (analisi 2 marzo 2012), mentre alla “Marcolini” siamo a quota 27 di cromo totale e 13 di cromo esavalente (analisi 19 marzo 2012). I genitori hanno fatto analizzare anche l’acqua delle abitazioni private : i primi risultati rilevano 33 microgrammi/litro di cromo totale e 8,1 di cromo esavalente. La legge prevede che in falda il limite di cromo totale sia di 50 microgrammi/litro, mentre per il cromo esavalente si scende a 5 microgrammi/litro. Per l’acqua prelevata dal rubinetto, il limite di 50 riguarda solo il cromo totale. Una evidente anomalia che preoccupa non poco i genitori dei due quartieri.

Sentiamo Stefania Baiguera del Comitato Genitori della scuola Deledda di Chiesanuova

https://www.quibrescia.it/cms/2012/03/29/cromo-nellacqua-rivolta-a-chiesanuova-e-sereno/

https://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_marzo_29/20120329BRE05_15-2003873563107.shtml

https://www.bresciapoint.it/index.php/ambiente/item/acqua-con-cromo-esavalente-monta-la-protesta-nei-quartieri-a-sud-di-brescia

https://www.bresciapoint.it/index.php/ambiente/item/brescia-chiesanuova-i-bimbi-giocano-nel-parco-con-diossine-e-pcb

https://www.bresciatoday.it/cronaca/cromo-acqua-elementare-deledda-chiesanuova-san-filippo-villaggio-sereno.html

https://www.giornaledibrescia.it/in-citta/cromo-nell-acqua-a-scuola-allarme-tra-i-genitori-1.1141668

 L’assessore Andrea Arcai cerca di parare il colpo ma indirettamente ammette che nell’acqua il cromo esavalente ce’ e non spiega perche’ le analisi non vengono fatte al rubinetto come chiesto dai genitori.

Qui puoi leggere la risposta dell’ASL alle richieste dei genitori

Da BsNews: “L’acqua delle mense scolastiche comunali è sicura e i valori di cromo esavalente sono pienamente nella norma”. Ad assicurarlo è l’assessore all’Istruzione Andrea Arcai, che oggi – rispondendo alle preoccupazioni manifestate pubblicamente da una mamma, che avrebbe effettuato alcune analisi in proprio – ha diffuso il risultati delle ultime analisi. L’unità operativa igiene dell’Asl, lo scorso 16 marzo, ha prelevato campioni in via Girelli, via Chiesanuova, in via Parenzo (nella scuola media Calvino e scuola Deledda), in via Ercolani (scuola per l’infanzia Collodi). “Tutti gli esami”, si legge nella nota con i risultati, “hanno dato come esito quantità di cromo esavalente ampiamente inferiori ai limiti di legge”. Inoltre l’Asl ricorda che “il cromo esavalente viene controllato periodicamente sia dall’Asl sia dall’ente gestore A2A”. 

 Questa la nota diffusa dai genitori:

“Da anni chiediamo di essere ascolatati perchè il giardino della scuola primaria Deledda venga bonificato da PCB e non solo il giardino ma tutti i parchi pubblici-Ora anche il cromo esavalente nell’acqua! Siamo veramente stufi e abbiamo iniziato una seria battaglia per chiedere il rispetto per la nostra salute-Questo è solo l’inizio di un percorso che nei prossimi giorni, e più precisamente il 14 e 15 aprile, proseguirà con la raccolta di firme per chiedere la bonifica da PCB e DA CROMO. Siamo consapevoli che le istituzioni sono “sorde” di fronte a queste problematiche ma stavolta andiamo fino in fondo. Ci auguriamo di avere la piena solidarietà di tutti i cittadini e le cittadine bresciane e di tutti i comitati spontanei e non che si adoperano per la tutela dell’ambiente e di conseguenza della salute pubblica.”

Vi ricordiamo l’articolo uscito sul Giornale di Brescia il 6 febbraio 2012

La chiamano «operazione Mise»: messa in sicurezza di emergenza. Perché i monitoraggi effettuati nei 104 punti (tra pozzi pubblici e privati) della zona sud-ovest della città hanno restituito tutti lo stesso esito. Un inquinamento da cromo esavalente anche 12.480 volte superiore al limite previsto. E allora la parola «emergenza» diventa d’obbligo. Perché «le analisi sulle acque sotterranee hanno confermato una compromissione della falda rispetto al cromo VI».
Due i focolai individuati da Comune, Arpa e Provincia: il sito Baratti Inselvini di via Padova e il comparto ex Forzanini di via Ancona. Due focolai che dopo essere stati sorvegliati per un anno intero, si preparano al risanamento e ad una sorta di «piano bonifica» su più tempi. Perché un conto è il quadro di partenza, altro conto è passare dalla teoria alla pratica. Per gli enti insomma «la messa in sicurezza» (ovvero l’isolamento dei pozzi contaminati) non può bastare. L’obiettivo dev’essere «risanare» – e, quindi, bonificare – l’asse sud-ovest della città, un asse peraltro compreso all’interno del Sito di interesse nazionale Brescia-Caffaro.
A raccontare di un livello di inquinamento «allarmante» sono sia gli esiti delle indagini condotte da Arpa sia quelli elaborati dalle società private incaricate dalle stesse aziende. Valori alle stelle. Quanto alle stelle? Troppo. Basti pensare che – rispetto a un limite massimo stabilito in 5 microgrammi per litro – il campionamento del 27 febbraio 2009 ha registrato una concentrazione di cromo VI pari a 157,50 microgrammi per litro; mentre il 16 settembre 2010 i risultati si sono attestati su un valore di 69,90. Il picco massimo, nelle indagini del 28 gennaio 2011, quando il livello di cromo VI ha raggiunto una concentrazione pari a 62.400 milligrammi per litro. Ben12.480 volte sopra il limite previsto. Infine, marzo 2011: 23.680 milligrammi per litro.
A scorrere parallela ai numeri rilevati nei due siti, la relazione Arpa. Che evidenzia come «il valore tipico della concentrazione di cromo VI nelle acque sotterranee di Brescia nella zona sud-ovest è da considerarsi in un range compreso tra i 10 e i 20 milligrammi per litro, contro un valore previsto dalla normativa per le aree inquinate di 5 milligrammi/litro». E, ancora: «I pozzi pubblici presenti nell’area di studio (in particolare a Chiesanuova) hanno storicamente registrato livelli anomali della contaminazione».
Da Chiesanuova, al Sereno. Dove «i pozzi registrano valori di contaminazione molto superiori alla media della falda». Non solo. Qui, la concentrazione di cromo VI «tende ad aumentare, testimoniando un’azione di richiamo di inquinanti dalle zone limitrofe». La conclusione è perentoria: «I dati evidenziano un deciso peggioramento a partire dal 2005».

 https://www.giornaledibrescia.it/gdb-statico/lettere-al-direttore/chi-non-vuole-i-controlli-sull-acqua-1.806968

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