Energie rinnovabili? Si, grazie.

Oggi su La Repubblica un’intervista del Ministro Clini che non lascia dubbi sul ruolo che oggi ENEL ed una parte dei “professoroni della grande finanza e delle banche” stanno muovendo contro le energie rinnovabili per continuare a mangiare energia nonostante la sovraproduzione di energia frutto di un calo di consumi….e poi ce n’è anche per le centrali nucleari di cui lui era un acerrimo sostenitore.

Vi allego un passaggio importante dell’intervista che vale la pena di leggere: ”

«La dichiarazione del presidente dell’Enel rivela una sofferenza che deriva dall’eccesso di produzione elettrica. Sono state concesse molte autorizzazioni per le centrali convenzionali, poi c’è stata la spinta delle rinnovabili, infine la crisi ha fatto diminuire la domanda. Il mercato è saturo e non oso pensare a cosa sarebbe successo se fosse andato in porto il progetto di costruire centrali nucleari per aggiungere un altro 25 per cento di produzione elettrica».

Dunque bisogna tagliare e c’è chi vuole tagliare le rinnovabili.

«Chi ha in mente una strategia del genere non tiene conto di tre fattori fondamentali: le direttive europee che dobbiamo rispettare pena sanzioni; l’orientamento del mercato internazionale che nel 2011 ha investito nelle rinnovabili 260 miliardi di dollari; i benefici che derivano alle casse pubbliche proprio dallo sviluppo dell’energia pulita. Non si possono sottolineare i costi delle rinnovabili e ignorare i vantaggi in termini di incremento del prodotto lordo, aumento del gettito fiscale, diminuzione del picco diurno della domanda, maggiore occupazione, miglioramento della bilancia commerciale».

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