Venerdì nelle campagne di Ciliverghe al confine con Castenedolo si è svolto il sopralluogo interlocutorio con i tecnici della regione e provincia, che segna una nuova tappa dell’iter autorizzativo per il contestatissimo e mostruoso impianto di trattamento rifiuti speciali che la ditta Portamb vorrebbe realizzare nel comune di Mazzano. Nonostante la notizia dell’incontro sia trapelata solo nel pomeriggio del giorno prima, ad accogliere i tecnici e amministratori una composito gruppo di cittadini, tra cui le mamme di Catenedolo con alcuni cartelli, alcuni agricoltori locali preoccupati per i loro prodotti, vari cittadini del comune di Mazzano. Decine gli striscioni di protesta appesi lungo la strada che conduce al sito dove si vorrebbe creare l’impianto.
Il progetto prevede il consumo di 130.000mq di suolo agricolo, l’escavazione di 1.228.000 metri cubi di ghiaia e sabbia (non compresi nel piano cave provinciale), il trattamento di diverse centinaia di tipologie di rifiuti speciali per un totale di 300.000 tonnellate annue (comprese le scorie dell’inceneritore di A2A), un transito di 432 camion giornalieri, la possibilità di realizzare una discarica di fine ciclo per i rifiuti non trattati, un consumo d’acqua stimato di 40.000 litri giornalieri. Per chi volesse approfondire un’imponente documentazione tecnica è consultabile sul sito del comune di Mazzano.
Tutto questo in un contesto che vive un’emergenza sanitaria legata all’inquinamento atmosferico, come dimostrato dagli studi epidemiologici condotti per valutare l’impatto del cementificio Italcementi. Ma questo evidentemente conta meno di zero agli occhi dei signori del rifiuto che hanno trasformato la pianura a Est di Brescia nella pattumiera d’Italia (dal cavalcavia si vedono le discariche di Calcinato e Montichiari)
Il nome Portamb, tre le altre, è saltato fuori anche nelle indagini che hanno condotto all’arresto dell’allora presidente del consiglio regionale Nicoli-Cristiani perchè loro i camion sequestrati conteneti rifiuti da smaltire illegalmente sotto la Bre-Be-Mi.
Il comune di Mazzano, di Calcinato e Castenedolo hanno espresso un fermissimo No al progetto. Inoltre l’anno scorso sono state consegnate oltre 12 000 firme contrarie al progetto. Tra una trentina di giorni ci sarà una nuova transitoria conferenza dei servizi in regione.
Ah..e il tecnico regionale? Se ne andato a pranzo con i dirigenti Portamb, con buona pace per neutralità e democrazia….