Cave, discariche, rifiuti, Cromo 6: sono i politici a fare le domande?

Circa 70 persone hanno partecipato al dibattito che si è tenuto a Montichiari venerdi 23 marzo dal titolo ” Cave, discariche rifiuti “. Presenti due senatori della Repubblica ” disponibili” ad ascoltare  le preoccupazioni dei cittadini relative al grande numero di cave e discariche che insistono sul territorio. Risposte zero. Solo un generico ” la politica nel suo piccolo puo’ provare a fare qualcosa”. Viene da chiedersi a chi tocca trovare delle soluzioni  . Se non ci riescono loro chi puo’ riuscirci ? sono veramente diventate cosi’ forti le lobby dei cavatori e dei cementificatori che piu’ nessuno riesce a fermarli ? . I due Senatori alla fine hanno posto una domanda ( a noi ). Come mai in una situazione di degrado ambientale come quella descritta dai rappresentanti dei comitati che sono intervenuti i cittadini sono indifferenti e non reagiscono ?.

Il dott. Marino Ruzzenenti nel suo intervento ha ricordato come ormai da diverso tempo Brescia sia diventata la pattumiera della Lombardia: i rifiuti di tutti i tipi arrivano qui . Il risultato è che ci sono decine e decine di discariche ( piu’ o meno abusive ) con indici di radioattivita’ molto alti, di cui solo tre messi in sicurezza ( Lumezzane, Sarezzo e Ome…).  La conseguenza è un aumento delle patologie di tutti i tipi che colpisce la popolazione bresciana, indiscriminatamente. Lo ha ricordato nel suo intervento il Dott. Celestino Panizza dell’Ass. Medici per l’Ambiente che ha mostrato slide di ogni tipo , tra cui una veramente angosciante : esaminando i dati dei registri tumori di tutto il pianeta Brescia si colloca al primo posto per numero di tumori che colpiscono la fascia di eta’ tra gli 0 e i 14 anni.

Ascolta un commento sulla serata di Ugo Cavagnini presidente della Collina dei Castagni

Durante l’incontro ha preso la parola Stefania che fa parte del Comitato Genitori della scuola elementare Deledda di Chiesanuova che ha parlato del problema del cromo esavalente . I genitori hanno effettuato dei prelievi un anno e mezzo fa dai rubinetto della scuola elementare Deledda di Chiesanuova dopo che sui giornali erano apparsi alcuni articoli che parlavano della probabile contaminazione di alcuni pozzi nella zona sud di Brescia dovuta alla presenta di cromo esavalente, sostanza altamente cancerogena . Il risultato è stato negativo. Qualche mese fa è stato ripetuto l’esame ed è risultata la presenza di cromo 6. I genitori hanno fatto prelievi ed esami anche dai rubinetti di abitazioni private e anche in questo caso i risultati sono stati positivi   . In sostanza a Chiesanuova si beve acqua contaminata da sostanze cancerogene e se la stanno bevendo tutti e tutte: compresi i bambini delle scuole che non possono portarsi da casa l’acqua in bottiglia a causa di un’ordinanza comunale che ne proibisce l’uso. Stefania ci ricorda anche la grave situazione dovuta alla contaminazione del suolo provocato  dalla Caffaro : tutti i terreni presentano concentrazioni di PCB altissimi tanto che i bambini della scuola non possono giocare nei prati ma passano la ricreazione su una piattaforma di cemento. Ma come mai lo stesso divieto non esiste per i parchi pubblici?

Sentiamo Stefania del Comitato Genitori di Chiesanuova

La contaminazione delle falde ad opera del cromo 6 non è un problema solo di Chiesanuova e dintorni. A Villa Carcina Valter Saresini portavoce della civica ” Liberamente” rilancia il problema dell’inquinamento dell’acqua criticando l’attendibilita’ dei dati forniti nel rapporto di prova stilato dall’ASL. Dal documento si evince che la percentuale di cromo totale è inferiore al dato del solo cromo 6 . Nel documento ASL  ( 14 febbraio ) il risultato del trivalente è di 9 microgrammi per litro , mentre l’esavalente è di 12 microgrammi. La normativa che regola la potabilita’ dell’acqua pone il limite massimo di cromo totale a 50 microgrammi per litro , mentre quella relativa alle acque di profondita’ prevede che il limite massimo accettabile di esavalente sia di 5 microgrammi al litro. La cosa è semplicemente paradossale , perche’ con le acque di profondita’ ( come quelle dei pozzi privati ) in presenza , per esempio, di 12 microgrammi al litro di cromo esavalente , non si potrebbe dare da bere nemmeno all’orto , mentre con la stessa quantita’ gli abitanti di Carcina possono tranquillamente dare da bere ai loro figli.

Ascolta l’intervista a Walter Saresini

” Liberiamo aria acqua suolo “. Questo il titolo del documento  che i militanti del PRC di Ghedi hanno diffuso nella loro cittadina per chiedere l’indizione di un referendum sulla questione della bonifica di Cava Inferno e per questo motivo hanno iniziato una raccolta di firma. Il documento riportava ampi stralci del volantino distribuito dalla RAB nel corso del corteo di sabato 17 marzo. L’abbiamo sempre detto: la generalizzazione della principale parola d’ordine del corteo è un fatto positivo che permette alla rete di tessere la sua tela anche nei comuni dove , per ora , non siamo presenti.

Sentiamo Angelo Bindoni del PRC di Ghedi

 

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