Il Comitato NO TAV delle Colline Moreniche e del Basso Garda torna ad agire

Nella serata di mercoledì 18 presso la sala biblioteca di lonatosi è svolto  l’incontro di ricostituzione del Comitato No Tav basso Garda. Hanno partecipato alla serata  numerose associazioni, comitati e partiti del territorio: Comitato parco Colline Moreniche, Lonato in Movimento, Desenzano in Movimento, Associazione la Roverella, Rifondazione Com., SEL, Italia dei Valori, Ass. Acqua di Prevalle, Rete Bresciana Antinocività, Gruppo No TAV Brescia, Legambiente oltre a cittadini interessati all’argomento.

L’incontro ha visto il confronto e la proposizione delle esperienze svolte sul territorio, ma soprattutto si è concentrato sulla necessità di individuare iniziative da rivolgere al territorio, inteso soprattutto come cittadini, ma anche istituzioni ed enti locali su alcune questioni fondamentali. In primoluogo che l’impegno del comitato è concentrato sulla opposizione ad un’opera inutile ed eccessivamente onerosa i cui costi ricadranno per decenni sulle le generazioni future (ricordiamo che l’intero costo 100 mld di € è interamente a carico dello stato).

Questo è l’ambito di azione del comitato la cui proposta alternativa rimane il potenziamento e ammodernamento della linea storica, più che sufficente a soddisfare i bisogni di mobilità attuale che sono: bisognidi percorrenza media, disponibilità di treni ed efficienza del trasporto, più che alta velocità dedicata ad un traffico minoritario.

Il risparmio di soldi possibile con l’ammodernamento della rete storica potrebbe generare posti di lavoro in settori quali la messa in sicurezza e la gestione del territorio. Le iniziative sul territorio invece hanno quale obiettivo una corretta informazione rivolta ai cittadini interessati sia sul versante dei costi dell’opera, insostenibili nella attuale situazione economica, soprattutto se destinati ad un’opera inutile, ma anche sul versante dei danni ambientali dell’alta velocità. Quello che è già
successo al Mugello ed inaltre parti d’Italia in termini di danni ambientali sono la prova delle criticità ambientali provocate dall’alta velocità.

Tutela del territorio significa anche indisponibilità ad altro consumodi territorio. Da questo punto di vista il comitato ritiene
inaccettabile l’ipotesi che la linea AV venga spostata a sud del territorio morenico  in territorio agricolo nella provincia di mantova proprio perche verrebbe a distruggere importanti ambiti produttivi agricoli. Iniziativa questa  sostenuta da varie parti (Provincia di Verona, Consorzio del Lugana) ultima la mozione presentata in Regione da Parolini. In sintesi una operazione verità e di sensibilizzazione sui costi, utilità e danni ambientali che investono il territorio rivolta soprattutto ai cittadini. Questa opera di infornazione e sensibilizzazione verrà inoltre perseguita anche nei confronti di enti locali, sindaci e parlamentari locali nel tentativo di far aprire gli occhi anche di costoro sulla follia di un’operacostosa inutile dannosa.

Impiegiamo risorse per realizzare servizi e progetti  sostenibili capaci di generare posti di lavoro meglio distribuiti sul territorio invece che ingrassare poche grandi imprese che col territorio non hanno nulla a che fare.

Il comitato si è riconvocato per il 9 maggio prossimo per dare concretezza attraverso la definizione di iniziative da presentare al territorio.

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