chi siamo?
Siamo un comitato spontaneo apolitico contrari alla centrale a biomasse
Perchè siamo contrari alla centrale a biomasse?
…”Perché una centrale a biomasse, dove non …c’è materia prima e vicino a centri direzionali e abitazioni ?
Questo tipo di centrali sono nate con lo scopo di smaltire scarti della lavorazione del legno in prossimità di grosse segherie o impianti simili. In ogni caso esse sono situate lontano dai centri abitati.
Perché invece costruire un impianto del genere in una zona dove NON ci sono sufficienti quantità di biomassa da incenerire e per di più a ridosso di abitazioni?
SVANTAGGI E CONTROINDICAZIONI.
1. Bassa resa energetica
La resa di energia elettrica di queste centrali è di solo il 23%: il che significa che il resto se ne va letteralmente in fumo.
2. Inquinamento da fumi e particelle nocive.
Le emissioni dei fumi di tali centrali sono notevolmente superiori alle tradizionali centrali turbogas (che offrono peraltro una resa molto maggiore, circa il 75%). Inoltre, le numerose sostanze tossiche che essi contengono – monossido di carbonio, azoto, metalli, diossine, ecc. – danneggiano l’aria e si fissano nel suolo. Nessuna tecnologia di abbattimento dei fumi è attualmente in grado di eliminare le micidiali nano polveri ( pm 10 o le particelle ancora più piccole), responsabili di una serie di gravissime patologie, tra cui vari tipi di cancro.
3. Antieconomicità.
Per rendere conveniente l’investimento necessario alla costruzione di una simile centrale, la biomassa da incenerire dovrebbe costare pochissimo.
QUALI VANTAGGI?
La bufala dell’energia pulita
Queste centrali sono propagandate come produttrici di energia pulita, in realtà rischia di avere pesanti risvolti economici sui comprensori dove vengono costruite (ad es. svalutazione di tutti gli investimenti immobiliari/commerciali) e di produrre seri danni alla salute dei suoi abitanti.
Allora PERCHE’?
Tutto ciò sembrerebbe ideato da folli. A meno che, fatta la centrale, e in assenza di biomassa, non si finisca poi ad utilizzarla per poi bruciare rifiuti solidi urbani, come è già accaduto altrove.
La centrale potrebbe essere allora solo un cavallo di Troia per aprire la strada ad un termovalorizzatore.
In questo caso, il vantaggio per i gestori di queste centrali sarebbe enorme: invece di spendere 5euro al quintale per acquistare biomassa si ritroverebbe ad avere combustibile non solo gratis, ma pagato dal comune almeno la stessa cifra.
Una norma del 1992 (attraverso il cosiddetto Cip 6 ) ha infatti equiparato a biomassa i rifiuti solidi urbani e quindi incentivato allo stesso modo l’energia elettrica da essi prodotta. Se i rifiuti sono inoltre ricchi di materie plastiche la loro resa energetica è maggiore. L’unico “piccolo” svantaggio ……………la diossina.
Tutto questo ha solo il nome, ma niente a che vedere nei fatti, con la vera ECO SOSTENIBILITA’.
Perchè piuttosto non puntare al risparmio energetico ed alla produzione di energia in maniera distribuita, nella ricostruzione degli edifici, attraverso incentivi specifici. Infatti, la stessa energia prodotta da queste centrali potrebbe essere ricavata dall’ installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei numerosi capannoni industriali del territorio, così come sulle nuove costruzioni o su quelle in ristrutturazione, con minore dispendio di risorse e nessun impatto ambientale….”
https://www.nocentralers.altervista.org/nocentralers/Home.html
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