Comitato CARTA

Comitato CartaSi chiama Cava Inferno e in passato non è certo stata un paradiso di trasparenza. Da anni la discarica di Ghedi giace inutilizzata e ciclicamente si torna a discutere di un suo possibile riutilizzo. Se da una parte le amministrazioni che si sono succedute nel tempo hanno aperto la porta a possibili riutilizzi, la cittadinanza ha sempre mostrato la sua diffidenza. L’ipotesi è quella di un possibile riutilizzo della cava per lo smaltimento dei rifiuti inerti.

A opporsi decisamente al progetto ce’ il Comitato Carta: un corposo gruppo di cittadini, che da anni si sta battendo affinché il progetto della trasformazione della ex cava in discarica fallisca.

Ugo Zubani, portavoce del Comitato, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla possibilità di una riapertura del sito. La paura, destata anche dagli scandali sul camuffamento dei rifiuti e sul sotterramento illegale di scorie tossiche nella provincia di Brescia, serpeggia tra i cittadini contrari alla riapertura della “buca”. «Da tempo – dice Zubani – ci battiamo contro la realizzazione della discarica in Cava Inferno, cava allagata da acqua di falda. Da sempre, chiediamo come mai tutta questa voglia di realizzare una discarica di inerti quando le discariche esistenti non trovano abbastanza materiali per poter lavorare a pieno regime».

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