VENERDI 14 MARZO – ORE 20.30 – CASA DELLE ASSOCIAZIONI – VIA CIMABUE 16 – BRESCIA
Come a più riprese annunciato e denunciato, il 2014 sarà l’anno in cui verranno inaugurati i cantieri per le grandi opere in città (TAV e Bre.Be.Mi). Opere mastodontiche la cui inutilità ci appare sempre più evidente e che, oltre a ridisegnare in maniera profonda il volto della città, saranno completate grazie alla spesa di miliardi di euro di soldi pubblici. Si tratta, lo denunciamo da tempo, di opere pensate, progettate e imposte al nostro territorio dai meccanismi della speculazione finanziaria e che di fatto hanno escluso da ogni processo decisionale non solo chi si troverà a convivere più da vicino con queste infrastrutture, ma più in generale tutti noi che ci vediamo espropriare un’enorme somma di fondi pubblici utilizzabili diversamente.
Ma le grandi opere a Brescia non vogliono dire solo questo. Macinando e consumando kilometri di territorio, i cantieri hanno riportato alla luce il passato e il presente del modello di sviluppo bresciano: da decine di discariche abusive zeppe di scarti industriali a ditte di costruzione e imprenditori nostrani che hanno visto in questi cantieri l’occasione per smaltire tonnellate di scorie e rifiuti.
Un modello che ha trasformato Brescia e il suo territorio in un enorme centro di attrazione per i rifiuti speciali provenienti da tutta Italia e ha disseminato decine di discariche in tutta la provincia. Un sistema che, grazie anche ad un quadro legislativo lacunoso e volutamente deregolamentato, ha permesso agli imprenditori del settore di accumulare enormi ricchezze a scapito della salute di tutti noi. Un sistema che ogni giorno di più si dimostra incapace di gestire il territorio e i bisogni reali di chi lo abita. Ma diventa invece sempre più colpevole di nuove devastazioni e causa di biocidio (troppo lunga la lista delle “nocività” da elencare), minando alla base la possibilità di costruire vite dignitose per le generazioni presenti e per quelle future.
Questa contraddizione si manifesta quotidianamente sotto ai nostri occhi in molteplici forme. Un territorio cementificato e zeppo di case vuote, mentre migliaia di persone vengono private del diritto fondamentale di avere un tetto sotto il quale vivere. Un territorio saturo di infrastrutture per il trasporto, ma dove la speculazione sulle grandi opere ha trasformato il diritto ad una mobilità sostenibile in un bene inaccessibile e di lusso. Un territorio che chiede bonifiche per arginare l’emergenza sanitaria in corso, ma in cambio riceve solo pochi spicci e viene lasciato in balia di quelle stesse aziende che, dopo aver inquinato e devastato Brescia e provincia con cave e discariche, trovano in questa situazione nuove occasioni per i loro profitti.
In questi anni chi ha denunciato la realtà delle cose è stato troppo spesso vittima di stigmatizzazioni e minacciato addirittura di querele, non ultime quelle paventate dall’Asl cittadina. Anche la nuova amministrazione, pur di difendere i profitti di un’azienda che dovrebbe essere pubblica come A2a, bolla come “ideologiche” le proposte avanzate da comitati e studiosi verso nuovi (e più avanzati) sistemi di raccolta rifiuti o per risolvere il problema del cromo VI nell’acqua dell’acquedotto.
NON VOGLIAMO PIÙ VIVERE IN UNA CITTÀ CONTAMINATA!
BASTA GRANDI OPERE E SPECULAZIONI SULLE NOSTRE VITE!
FERMIAMO IL BIOCIDIO IN ATTO A BRESCIA E NELLA SUA PROVINCIA!
PER QUESTO INVITIAMO TUTTI, COMITATI, SINGOLI CITTADINI, MOVIMENTI, REALTÀ AUTO-ORGANIZZATE A DAR VITA AD UN’ASSEMBLEA PUBBLICA PER COSTRUIRE ASSIEME UNA GRANDE GIORNATA DI MOBILITAZIONE IN PRIMAVERA. SUL FUTURO DEL NOSTRO TERRITORIO NON DELEGHIAMO PIÙ, DECIDIAMO NOI!
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