Cromo esavalente fuori dai limiti di legge è stato riscontrato nell’acqua che sgorga dai rubinetti di uncondominio di via Razziche, nel quartiere di San Bartolomeo a Brescia città. Un gruppo di cittadini, preoccupati dalle notizie che da mesi si susseguono rispetto all’inquinamento delle falde bresciane (e quindi dell’acqua potabile) a causa del cancerogeno cromo esavalente, ha deciso di far analizzare privatamente l’acqua che esce dai rubinetti della loro casa.
Il risultato è stato sconcertante: il cromo esavalente ritrovato è pari a 65 microgrammi/l, fuori dal limite di 50 microgrammi/l imposto per legge. Insomma, questa acqua non è potabile.
Gli abitanti del condominio, che hanno effettuato analisi certificate ACREDIA (l’Ente Italiano di Accreditamento che si occupa di certificazioni e ispezioni, ovvero un ente che produce risultatidella stessa validità scientifica di quelle prodotte da Aziende sanitarie locali, le ASL, o dagli enti gestori come A2A) hanno anche annunciato di voler presentare un esposto alla Procura di Brescia.
Un altro particolare interessante è che queste analisi sono datate metà marzo, successive quindi a quelle del 25 febbraio, quando un prelievo effettuato dall’Asl nel punto rete più vicino all’abitazione in questione certificava invece una presenza di cromo inferiore ai 5 microgrammi/litro.
Le analisi sono state segnalate ai genitori del coordinamento SoS scuola. Vi proponiamo quindi l’intervista con Guido Menapace, genitore del Coordinamento SOS Scuola e membro dell’Osservatorio Acqua comune di Brescia Ascolta o scarica l’intervista
Abbiamo sentito Pietro Martinelli del condominio di Via Razziche nel quartire di San Bartolomeo
Comìè il sistema delle falde di Brescia? Lo abbiamo chiesto a Tullia Bonomi, docente di idrogeologia all’Università Bicocca di Milano e componente dell’osservatorio acqua bene comune di Brescia
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