Italcementi Rezzato brucerà rifiuti?


Si è svolto ieri  pomeriggio alle ore 15:00 sulla rotonda davanti allo stabilimento Italcementi di Rezzato il presidio informativo sul cosiddetto “Decreto Clini”, una proposta di decreto legislativo che permetterebbe ai cementifici di utilizzare i Combustibili Solidi Secondari (CSS) come comubustibili per i forni delle cementerie, trasformandoli di fatto in inceneritori, con il vantaggio di dovere però sottostare alle normative che regolano la produzione di cemento, molto più permissiva rispetto agli inceneritori dei rifiuti.

Nel silenzio generale l’impianto di Rezzato comincia i lavori per l’ampliamento, e non è chiaro se rispetterà o meno il patto stretto con i Comuni di Rezzato e di Mazzano, che avevano inserito nell’accordo proprio un paragrafo relativo all’utilizzo dei rifiuti come combustibili: infatti viene specificato che per utilizzare un combustibile diverso Italcementi dovrà fare richiesta ai due comuni e dimostrare che il nuovo avrà meno emissioni del petcoke, ovvero lo scarto della raffineria del petrolio attualmente perlopiù utilizzato.

Al presidio hanno partecipato una trentina di persone, più alcuni passanti che incuriositi hanno chiesto informazioni e discusso con gli attivisti del Gruppo Antinocività Rezzato e con i militanti della Rete Antinocività Bresciana. Inoltre lo striscione posto a lato della rotonda ha incuriosito gli automobilisti, che spesso rallentavano per leggerne lo slogan: “Un passato di cemento, un futuro di rifiuti? No al decreto Clini!

Il presidio è un primo passo per una sensibilizzazione della popolazione dei due comuni, e si inserisce nella richiesta della Rete Nazionale per porre l’attenzione su questo decreto che sembra l’ennesimo favore al cartello dei cementieri: in un momento di grande crisi per l’edilizia, ecco arrivare una grande quantità di introiti da una gestione criminale dei rifiuti.

Un primo risultato di queste mobilitazioni sono state le dichiarazioni di Elisabetta Zamparutti, deputata Radicale in commissione ambiente, e Maria Grazia Lucchiari, della direzione nazionale di Radicali Italiani:

“Il Governo Monti e le Camere sciolte perseverano nella demolizione dello stato di diritto anche in materia ambientale. Dopo il decreto ILVA e la proroga della gestione commissariale dei rifiuti (quest’ultima avvenuta a Camere sciolte) ora si vogliono trasformare i 59 cementifici presenti in Italia in inceneritori di rifiuti altrimenti del tutto riciclabili, con conseguenze gravissime.”

e ancora:

“Siamo contrarie all’utilizzo dei CSS (Combustibili Solidi Secondari, ex CDR) nei cementifici per i quali i limiti di emissione previsti per legge sono di gran lunga superiori a quelli previsti per gli inceneritori. Consentire l’incenerimento dei CSS nei cementifici, oltre ad essere un chiaro favore alla lobby dei cementieri che vivono un momento di crisi, significa incoraggiare l’incenerimento e così minare l’alternativa della raccolta differenziata finalizzata alla riduzione, riuso, riciclo dei rifiuti e penalizzare gli abitanti delle regioni virtuose nella raccolta differenziata. Senza contare che le semplificazioni proposte eludono la partecipazione popolare, in contrasto con le direttive europee ed in particolare la Convenzione di Aahrus.”

Zamparutti e Lucchiari hanno poi concluso:

“Se pensiamo a tutti quei cementifici in aree ad alta urbanizzazione non possiamo che denunciare, con le parole di Marco Pannella, come la strage di legalità sia strage di popoli.”

Per contribuire a promuovere tra i membri della commissione parlamentare l’opionione della popolazione sul Decreto Clini che dovranno discuitere domani potete inviare la mail preimpostata dalla rete nazionale ai membri della commissione Ambiente, seguendo le istruzioni qui:

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Domani la Commissione Ambiente prenderà una decisione. Poi la rete nazionale e il Gruppo Antinocività Rezzato vedranno come proseguire la loro lotta. L’importante sarà tenere alto il livello di attenzione della popolazione su questa importante questione economico-ambientale.

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Rassegna stampa su Italcementi Rezzato Brucerà Rifiuti?

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